Roma%2C+allenatore+cercasi%3A+sei+mesi+di+casting%2C+tre+governi+e+zero+panchina
imperoromanistait
/2025/05/23/roma-allenatore-cercasi-sei-mesi-di-casting-tre-governi-e-zero-panchina/amp/
Editoriali

Roma, allenatore cercasi: sei mesi di casting, tre governi e zero panchina

La Roma aspetta, come sempre. Un nome che ancora non c’è, e una panchina che scotta più del previsto. Sei mesi di ipotesi e silenzi, diventati ormai parte del racconto 

Roma, allenatore cercasi: sei mesi di casting, tre governi e zero panchina – imperoromanista.it

Si dice che a Roma basti aspettare: qualcosa succede sempre. Un nuovo papa, un altro sindaco, un giro di ruota in Campidoglio. E magari, prima o poi, anche un allenatore. Forse.

Perché è da novembre che il tema “chi allenerà la Roma?” tiene banco come un tormentone estivo. Solo che ora il campionato sta finendo ed è il momento di entrare nel vivo, iniziando a scremare i tanti nomi dopo un’annata folle. Dopo Juric è arrivato Ranieri, allenatore “col timer”, ma siamo stati per tutta la stagione con un occhio di qua e uno di là, cioè: che succede l’anno prossimo?

Il mercato impazza, le rivali si muovono, ma a Trigoria si gioca a scacchi. Con i pezzi che cambiano a ogni intervista, e una sola regola chiara: ogni decisione può aspettare. L’importante è non scontentare nessuno. Né i nostalgici di Mourinho, né chi sogna un calcio liquido alla Motta, né chi vorrebbe Allegri solo per sentirsi per un po’ come la Juve.

Nel frattempo, Ghisolfi prende appunti, fa telefonate, parla con chiunque respiri. I nomi circolano, i procuratori sorridono, e i tifosi fanno la conta delle cene in zona EUR. Ogni sera può essere quella buona, ogni ristorante può essere quello “del sì”. E intanto sono passati sei mesi. Mezzo anno.

Gasperini no, il sogno Klopp, la voce Xavi: ma chi arriva davvero?

Nel frattempo, la panchina ha visto passare tre diverse anime: la fiammata emotiva (uno alla Klopp), l’idea tattica (tipo Gasperini) e la soluzione tampone (stile Pioli). Ma tutte senza una direzione chiara, tutte con la sensazione che si stesse comprando tempo.

Gasperini no, il sogno Klopp, la voce Xavi: ma chi arriva davvero? (AnsaFoto) – imperoromanista.it

E infatti, eccoci ancora qui: fine maggio, stagione chiusa, e il futuro è una pagina bianca. O meglio, un foglio Excel pieno di nomi, evidenziati, cancellati, riscritti, girati a destra e poi archiviati in una cartella che si chiama “bozze”.

Intanto il tempo passa, le altre squadre si muovono, e il calendario non aspetta nessuno. Roma ha bisogno di un allenatore non solo per disegnare moduli o gestire spogliatoi, ma per dare un volto, un senso, una direzione. Perché un’estate senza una guida è un’estate di incertezza. E l’incertezza, a Roma, è peggio della sconfitta: crea rumore, voci, sospetti. Soprattutto svuota l’entusiasmo.

Del resto Roma è anche questo: una città dove l’attesa è parte del racconto, dove il finale si costruisce con mille colpi di scena, e dove ogni giorno può essere quello buono. Ma non lo è mai.

L’allenatore arriverà. Magari anche presto. Magari farà bene, benissimo. Ma quello che resterà nella memoria collettiva non sarà il nome, né i moduli. Sarà questa strana, surreale, lunghissima attesa. Sei mesi di nulla apparente, pieni di tutto. Di sogni, delusioni, nomi usciti e rientrati. E soprattutto, di un vuoto che è diventato abitudine.

Antonio Papa

Published by
Antonio Papa