Sara Curtis orgoglio italiano: “Il tricolore lo vestirò a dispetto di qualche ignorante”

Sara Curtis, enorme promessa dello sport italiano, si toglie qualche sassolino dalla scarpa dopo le offese social.

È nata a Savigliano il 19 agosto del 2006, si chiama Sara Curtis ed è una delle più grandi promesse dello sport italiano. Ha soli 18 anni e, dopo aver vinto tutto a livello giovanile, punta a prendersi tutto tra i grandi: ha già ottenuto i record nazionali sui 100 metri stile libero e sui 50 metri stile libero, nel primo caso spazzando via il record precedente di Federica Pellegrini (stabilito nel 2016, quindi praticamente un decennio fa).

Sara Curtis si sfoga contro gli hater
Sara Curtis orgoglio italiano: “Il tricolore lo vestirò a dispetto di qualche ignorante” – Foto Ansa – imperoromanista.it

Purtroppo però in questo Paese funziona che è difficile gioire all’unisono per qualcuno e nel caso di Sara Curtis alcuni connazionali pare abbiano avuto da ridire perché Sara Curtis ha la madre nigeriana (il padre è italiano: come se non bastasse nascere sul suolo italiano, perché sappiamo che non basta, la Curtis ha pure un genitore del Bel Paese).

Sara Curtis contro gli hater: “Record nigeriano? È ripugnante”

Sembra assurdo ma ancora nel 2025 c’è chi si appiglia questo tipo di cose per spreaddare odio e così Sara ha colto l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa e al Corriere della Sera si è sfogata per i messaggi razzisti ricevuti sui social: “Alcuni scrivono che il mio record italiano in realtà è un record nigeriano. Sono frasi che mi fanno ribrezzo. Questi signori dovrebbero sfogliarsi la Costituzione, sapere che tra i requisiti per avere la cittadinanza c’è quello di avere almeno un genitore italiano. Mio papà è italiano, mia mamma è nata in Nigeria dove io non sono mai stata, ma un giorno ci andrò. Essere nata da due culture diverse è il mio grande arricchimento. Nella mia classe all’Istituto Tecnico Economico di Savigliano siamo in nove, c’è solo una ragazza che ha entrambi i genitori italiani. Sentirmi dire che non sono italiana solo perché sono mulatta è ripugnante”.

Ripugnante è dire poco. Ma siamo certi che questi stessi geni che hanno da ridire saliranno sul carro quando giungeranno i prossimi trionfi.

E tutto sembra propendere per una carriera piena di successi, considerando frattanto che Sara ha annunciato il trasferimento negli States per migliorare ulteriormente: dalla prossima stagione, infatti, si allenerà all’Università della Virginia, al fianco di fuoriclasse della vasca come Gretchen Walsh (detentrice del record del mondo dei 100 farfalla, 2 ori in staffetta ai Giochi di Parigi) e Kate Douglass (oro olimpico 200 rana e 4×100 mista).

E anche questo trasferimento è un’ottima occasione per ribadire con forza la sua italianità: “Non sto andando negli Usa per divertirmi ma per migliorarmi come atleta e come persona. Non sto proprio scappando, il tricolore lo vestirò per sempre perché sono italiana. A dispetto di quello che può pensare qualche ignorante”.

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