Entro il 30 giugno la Roma dovrà fare altre plusvalenze per rientrare nei paletti del Fair Play Finanziario. Dopo le cessioni di Le Feé e Dahl i giallorossi puntano a cedere anche altri prospetti con Nicola Zalewski sempre più in direzione Milano, con l’Inter che sembrerebbe intenzionata a far scattare il proprio diritto d’acquisto per una cifra intorno ai 6,5 milioni di euro.
Roma, la cessione di Zalewski non basta
La cessione del polacco non basterà ovviamente per far quadrare i conti giallorossi. Proprio per questo il nuovo direttore sportivo Frederic Massara si è azionato per chiamare i propri intermediari di fiducia e mettere sul piatto prima tutti quei giocatori dichiarati in uscita. Tra questi spunta il nome di Shomurodov. L’attaccante uzbeko dopo una buona stagione sotto gli ordini di Claudio Ranieri è pronto a salutare la Capitale per trovare fortuna altrove. L’attaccante viene valutato dal club capitolino circa 7-8 milioni di euro, ma stando a bilancio per 5 milioni, genererebbe una plusvalenza di soli 2-3 milioni di euro.
Si cercano altre alternative, N’Dicka verrà sacrificato?
Proprio per questo la Roma è alla ricerca anche di altri calciatori che possano far quadrare gli accordi con la UEFA. Uno dei nomi che dunque potrebbe essere sacrificato è quello di Evan N’Dicka. Il centrale difensivo ivoriano in caso di cessione genererebbe una plusvalenza di almeno 30-35 milioni euro, essendo arrivato a parametro zero dal Francoforte. Sulle tracce del ragazzo si registrerebbe l’interesse di diversi club di Premier League, con i giallorossi che in caso di un’offerta ritenuta congrua potrebbero lasciar partire il ragazzo. L’uscita del difensore farebbe quadrare i conti e darebbe la possibilità poi alla Roma di investire nuovamente quei soldi su un altro profilo, primo fra tutti Lucumì del Bologna. Per il calciatore di Italiano, Sartori continua a chiedere il pagamento della clausola rescissoria da 28 milioni di euro, ma chissà se la Roma in caso riuscirà a farsi fare un piccolo sconto.
